[Note di lunedì n.148] Flamenco Sketches è un brano tratto dall’album Kind of Blue, un capolavoro di Miles Davis interamente dedicato alla musica modale. Tra le diverse scale modali, assumono particolare rilievo il modo frigio e la scala flamenco, da qui il titolo della composizione di ispirazione ispanica. Abbiamo trascritto ed analizzato gli assoli di Miles Davis e John Coltrane su Flamenco Sketches.
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Kenny Dorham, Blue Bossa
Note di lunedi n. 113 – Blue Bossa, una bossanova assai poco brasiliana
Blue Bossa è uno dei pezzi più semplici del repertorio jazz ed uno dei più popolari tra i principianti. Eppure lo stesso autore Kenny Dorham non lo prendeva troppo sul serio, al punto che lo registrò una sola volta. Il pezzo piacque invece a Joe Henderson che continuò a suonarlo anche dopo la prima incisione. Ascoltiamo dunque la prima registrazione di Blue Bossa.
Note di lunedì n.96 – Man of Words, una magia difficile da spiegare
Booker Little in un intervista dichiarò: l’aspetto più importante della musica è quello emotivo. Basta ascoltare Man Of Words per capire che non si tratta di un’affermazione generica, ma di una maniera concreta di vivere la musica.
Tadd Dameron, Lady Bird
[Note di lunedì n.84] Lady Bird, sedici misure per suonare jazz
Lady Bird è uno dei pezzi più famosi composti da Tadd Dameron, pianista e arrangiatore tra i più importanti per lo sviluppo del bebop. Lady Bird è un brano estremamente semplice e compatto, composto solo da 16 misure nelle quali tuttavia accade di tutto.
[Note di lunedì n.80] Una classica storia blues, un uomo disperato… ma non troppo
La figura del fannullone che rimane a casa a bere mentre la moglie lavora per mantenere la famiglia è ricorrente nel blues. In determinati periodi storici era infatti più facile trovare lavoro per una donna nera, come serva, che non per un uomo. Thirsty Mama Blues di Hot Lips Page racconta proprio una storia di questo tipo, sebbene a parti invertite.
[Note di lunedì n.76] Bunny Berigan, il Chet Baker degli anni ’30
Bunny Berigan è stato uno dei più grandi trombettisti degli anni ’30, stimato e richiesto da molti musicisti tra i quali Benny Goodman e Tommy Dorsey. Nel brano dal titolo I Can’t Get Started possiamo apprezzarne la bravura di trombettista, ma anche la personalità e il carisma come cantante.
[Note di lunedì n.59] Bessie Smith incontra Louis Armstrong
Nati entrambi all’inizio del secolo, Louis Armstrong e Bessie Smith registrarono questo duetto su St. Louis Blues di W.C. Handy nel 1925. Negli anni ’20 il jazz si stava trasformando, passando da musica principalmente collettiva, quella dei gruppi di New Orleans, a musica basata sull’improvvisazione del solista.
[Note di lunedì n.55] Gerry Mulligan, Chet Baker e il Cool Jazz
Gerry Mulligan è stato l’inventore del gruppo jazz senza pianoforte. Rinunciando allo strumento armonico, il suo quartetto formato da due fiati, contrabbasso e batteria privilegiava la polifonia e la libertà dei solisti, creando così un sound nuovo e diverso.
Donald Byrd, Ghana
[Note di lunedì n.54] Donald Byrd e l’hard bop
Donald Byrd è stato uno dei più importanti trombettisti del periodo hard bop. Nel brano di sua composizione Ghana, il trombettista guida la più tipica delle formazioni, il quintetto jazz formato da tromba, sassofono e sezione ritmica.
Lee Morgan, The Sidewinder
[Note di lunedì n.41] Lee Morgan, come si costruisce un assolo jazz
Molti dischi Blue Note degli anni ’60 si aprono con un brano dal ritmo accattivante: funky, soul o latin. L’intenzione dell’etichetta era quella di contrastare l’avanzata del Rock, dimostrando che anche il Jazz poteva essere musica divertente e di facile ascolto. Anche questo disco di Lee Morgan rispetta questa tradizione.