[Note di lunedì n.98] I Remember Clifford fu composto da Benny Golson in omaggio a Clifford Brown scomparso tragicamente in un incidente d’auto. Tuttavia il pezzo non esprime disperazione, è musica ispirata più dal ricordo dell’amico, che non dalla sua triste assenza.Continua a leggereBenny Golson I Remember Clifford
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L’hard bop è uno stile musicale che si è sviluppato a partire dagli anni 50. Nell’hard bop confluiscono stili del jazz moderno: cool, funky, latin jazz. Ecco alcuni tipici brani di hard bop.
[Note di lunedì n.96] Booker Little in un intervista dichiarò: l’aspetto più importante della musica è quello emotivo. Basta ascoltare Man Of Words per capire che non si tratta di un’affermazione generica, ma di una maniera concreta di vivere la musica.Continua a leggereBooker Little, Man Of Words
[Note di lunedì n.65] Sonny Red è il nome d’arte di Sylvester Kyner, un sassofonista che ha avuto un riconoscimento piuttosto limitato pur avendo suonato con grandi musicisti quali Barry Harris, Donald Byrd, Curtis Fuller, Bobby Timmons. Jelly Roll è un suo brano che rende omaggio alla figura di Jelly Roll Morton.Continua a leggereSonny Red, Jelly Roll. Un blues per Jelly Roll Morton
[Note di lunedì n.54] Donald Byrd è stato uno dei più importanti trombettisti del periodo hard bop. Nel brano di sua composizione Ghana, il trombettista guida la più tipica delle formazioni, il quintetto jazz formato da tromba, sassofono e sezione ritmica.Continua a leggereDonald Byrd, Ghana. Un classico pezzo hard bop.
[Note di lunedì n.41] Molti dischi Blue Note degli anni ’60 si aprono con un brano dal ritmo accattivante: funky, soul o latin. L’intenzione dell’etichetta era quella di contrastare l’avanzata del Rock, dimostrando che anche il Jazz poteva essere musica divertente e di facile ascolto. The Sidewinder di Lee Morgan rispetta questa tradizione.Continua a leggereLee Morgan, The Sidewinder. Come si costruisce un assolo jazz