[Note di lunedì n.136] Les Baxter è uno dei più importanti rappresentanti della exotica, un genere di musica di moda negli anni ’50. La musica “esotica” si ispirava in modo vago alle sonorità di luoghi lontani e affascinanti, come le isole del pacifico, l’oriente, il sud America. Ascoltiamo Busy Port, tratto dal più noto album…Continua a leggereLes Baxter, Busy Port. Musica Exotica, un antenato della New Age
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Le grandi big band jazz si sono sviluppate in particolare negli anni ’30, suonando un repertorio ballabile. Ecco l’analisi di alcuni celebri brani suonati dalle big band jazz.
Ho selezionato cento pezzi jazz indimenticabili che hanno fatto la storia di questa musica. Ho seguito lo sviluppo del jazz attraverso le principali epoche: le origini, gli anni ’30, le big band, le grandi voci, il bebop, cool jazz, hardbop & mainstream, le avanguardie, fino alle contaminazioni del jazz rock.Continua a leggereIntroduzione al jazz: cento brani per scoprire il jazz
[Note di lunedi n.131] Chick Webb è stato uno dei primi grandi batteristi jazz, la sua carriera è stata breve ma a lui si sono ispirati numerosi batteristi. Buddy Rich, Gene Krupa, Sid Catlett, Jo Jones e altri gli hanno reso omaggio e lo consideravano un maestro. Ascoltiamo la sua orchestra che suona Blues in…Continua a leggereChick Webb, Blues in My Heart
[Note di lunedi n. 116] Gli anni ’30 sono stati importantissimi per la diffusione della musica jazz, che è avvenuta in gran parte attraverso le big band che suonavano musica di intrattenimento e musica da ballo.Continua a leggereAnni ’30, l’era delle big band
[Note di lunedì n.74] Gli anni ’30 furono il periodo di massimo splendore delle grandi orchestre jazz da ballo. Nel contesto della grave crisi economica la musica aveva una funzione consolatoria, forniva uno svago a buon mercato per dimenticare le difficoltà della vita quotidiana. Analizziamo un classico dell’epoca, I’m In a Dancing Mood di Tommy…Continua a leggereTommy Dorsey, I’m in a Dancing Mood. Musica jazz per danzare
[Note di lunedì n.73] Chant of the Weed fu composto da Don Redman nel 1931 e rappresenta una curiosa anticipazione della musica psichedelica degli anni ’60. Il brano è infatti dedicato alla cannabis, il titolo potrebbe essere tradotto “Ode alla canapa”.Continua a leggereDon Redman, Chant of the Weed. La musica psichedelica degli anni ’30
[Note di lunedì n.70] Cab Calloway è stato uno straordinario cantante, ballerino e uomo di spettacolo. Dopo i primi successi al Cotton Club dove sostituì niente meno che l’orchestra di Duke Ellington, ha continuato ad esibirsi per tutta la sua vita fino ad oltre ottanta anni di età.Continua a leggereCab Calloway, St. Louis Blues. Sempre al centro della scena.
[Note di lunedì n.29] Sono rari nel jazz i musicisti che si limitano a dirigere senza essere anche strumentisti di primo piano. Gil Evans è forse uno dei direttori più famosi, sul finire degli anni ’40 realizzò una serie di registrazioni pubblicate sotto il titolo Birth of the Cool, creando un impasto sonoro mai sentito…Continua a leggereBoplicity, Gil Evans e il cool jazz
[Note di lunedì n.18] Storica voce dell’orchestra di Duke Ellington, Ben Webster iniziò come molti imitando Coleman Hawkins, sviluppando poi un linguaggio più personale. Il sassofonista era capace di suonare in modo potente e appassionato ma la sue caratteristiche più originali sono il timbro caldo e l’uso magistrale delle dinamiche, come accade in Chelsea Bridge.Continua a leggereBen Webster, Chelsea Bridge. La voce calda del sax tenore
[Note di lunedì n.16] Negli anni ’30 Benny Goodman veniva indicato dalla stampa come “Re dello Swing”. Per ottenere questo velleitario titolo, il clarinettista fu certamente favorito dal colore della pelle. Tuttavia il musicista era di primissimo valore. Ascoltiamo e analizziamo una sua interpretazione di My Old Flame con la cantante Peggy Lee.Continua a leggereBenny Goodman & Pegge Lee, My Old Flame