Studiare pianoforte nel tuo tempo libero, senza impegni e senza stress, è sicuramente una buona idea. Tuttavia in alcuni casi può essere una buona idea farti seguire da un maestro. In questo articolo proverò ad analizzare vantaggi e svantaggi del “pianoforte fai da te”, per provare a rispondere alla domanda: studiare pianoforte da soli è possibile?
Non posso prendere lezioni di pianoforte perché…
Le motivazioni per rinunciare all’aiuto di un maestro possono essere molte. Le lezioni private di musica costano, frequentare una scuola richiede tempo e prendere un impegno fisso con un insegnante di pianoforte può essere complicato per chi ha un lavoro dagli orari irregolari o imprevedibili. Infine, avere a che fare un con insegnante può essere anche stressante, soprattutto per chi ha un carattere riservato e fatica a suonare di fronte a qualcun altro. Proviamo ad analizzare questi aspetti, uno ad uno.
Le lezioni private costano troppo
Le lezioni di musica possono essere molto costose, sicuramente sono la voce di spesa maggiore per chi inizia a suonare. Su questo articolo trovi un articolo dedicato proprio a questo argomento: quanto costa iniziare a suonare il pianoforte.
Tuttavia la musica è una disciplina molto particolare, un mix di teoria, coordinazione, orecchio musicale. Per suonare il pianoforte bisogna sviluppare abilità che sono fisiche e mentali al tempo stesso, ma soprattutto bisogna imparare un metodo di studio, e per questo un insegnante è davvero importante.
Se iscriverti ad un corso di musica è troppo costoso, ti consiglio di cercare un insegnante privato e prendere almeno un paio di lezioni al mese. Farai progressi più lenti che prendendo lezioni ogni settimana, ma almeno eviterai di sviluppare difetti. Ti sconsiglio invece di partecipare a lezioni collettive, che sono sicuramente più economiche ma quasi certamente inutili.
Non ho tempo per le lezioni
A volte il problema non è la spesa, ma il tempo. Lavoro e impegni di famiglia possono impedirci di pianificare in anticipo le lezioni e non è facile trovare un maestro di pianoforte che abbia orari flessibili.
Tuttavia, questo problema può essere risolto prendendo lezioni online. Facendo lezione da casa tua, sarà più facile trovare un momento durante la settimana ed anche per il tuo maestro sarà più semplice riprogrammare la lezione se hai degli imprevisti o impegni di lavoro dell’ultimo momento.
Leggi l’articolo: quanto tempo ci vuole per imparare a suonare il pianoforte
Ho provato ma è andata male
Non esiste il maestro di musica perfetto. Come in tutte le relazioni insegnante – allievo, anche con il tuo maestro di pianoforte dovranno crearsi complicità e fiducia. La lezione dovrebbe essere faticosa ma anche gratificante e dovrebbe aiutarti a fare dei progressi concreti.
In particolar modo, il tuo insegnante di pianoforte dovrà insegnarti a studiare da solo, a casa tua. Imparare ad esercitarsi in modo corretto è il motivo principale per cui sono importanti le lezioni di piano.
Se hai provato con un maestro/a ma è andata male, non rinunciare. Prova una seconda volta con qualcun altro, e all’occorrenza anche una terza. Cerca di capire le caratteristiche giuste del tuo insegnante, e continua a cercare. Quando troverai quello o quella giusta per te, i tuoi progressi al pianoforte saranno molto più rapidi e suonare ti piacerà ancora di più.
Le lezioni sono stressanti
Suonare davanti a qualcuno ci emoziona, è inevitabile. Se la musica non ci suscitasse emozioni, difficilmente troveremmo interessante suonare uno strumento. Per qualcuno questo diventa un vero e proprio blocco, che impedisce di suonare di fronte agli altri e rende faticose persino le lezioni di pianoforte.
Tuttavia, il tuo maestro di pianoforte dovrebbe aiutarti ad essere a tuo agio e a superare questo imbarazzo, almeno durante la lezione. Col tempo, quando ti sentirai più sicuro o sicura di te, allora potrai provare a suonare qualcosa in pubblico, magari di fronte ad amici e familiari, se non in un vero e proprio concertino.
Prima o poi, ti verrà voglia di condividere la tua passione per la musica. Pensare di suonare sempre e solo nella propria stanzetta non ha senso: la musica è una forma di comunicazione, ed un giorno avrai voglia di condividerla con gli altri.
No! Voglio studiare da solo/a!
Non ti ho convinto o alcuni di questi problemi sono per te insormontabili? Vuoi comunque provare a studiare pianoforte senza l’aiuto di un insegnante? Ecco quali sono le difficoltà che incontrerai, ed alcuni consigli per superarle.
Pianoforte fai da te: le difficoltà
Studiare pianoforte da soli è più difficile che studiare con un maestro. In particolare non è facile studiare in modo graduale ed efficace. Dovrai cercare di pianificare un percorso ordinato, invece di vivere giorno per giorno saltando da un pezzo all’altro.
Un altra difficoltà del pianoforte fai da te è sviluppare una tecnica corretta. Spesso chi studia da solo tende ad irrigidire la mano ed il polso, senza rendersene conto. In particolare se hai appena iniziato a suonare il piano, è molto facile acquisire una tecnica sbagliata.
Infine, se studi da solo ti mancherà lo stimolo del confronto: dover eseguire gli esercizi di fronte al tuo maestro è senza dubbio un incentivo ad esercitarti di più, anche quando sei stanco o hai meno voglia.
Studiare pianoforte da soli: il piacere della scoperta
Studiare pianoforte da soli comporta più svantaggi che vantaggi, tuttavia ci sono anche aspetti positivi. Nello studio della musica, le scoperte che facciamo da soli sono spesso più durature e profonde. Studiare da soli significa trovare risposte originali ai problemi, e questo può essere molto stimolante, per qualcuno.
Scopri come funzionano le mie lezioni di piano online se preferisci studiare pianoforte con l’aiuto di un maestro.
Come fare: guida pratica al pianoforte fai da te
Per studiare pianoforte da soli sono necessarie alcune qualità: autodisciplina, ordine, pazienza. Se credi di avere queste caratteristiche, allora lo studio da autodidatta potrebbe essere alla tua portata. Se invece non hai queste preziose virtù, sarà assai difficile che tu riesca a fare progressi al pianoforte.
Suonare qualche canzone in modo disordinato non ti porterà da nessuna parte, dovrai pianificare un percorso di studio e seguirlo con scrupolo ancora maggiore, visto che non c’è un maestro che ti guida e corregge.
Scrivi un programma di studio e cerca di seguirlo per almeno sei mesi. Tieni un agenda delle sessioni di studio e cerca di studiare almeno mezz’ora tutti i giorni.
Alcuni consigli per il “pianoforte fai da te”
- Scrivi un programma di studio di almeno sei mesi
- Tieni un agenda dello studio svolto
- Studia tutti i giorni almeno mezz’ora
E le lezioni di piano su YouTube?
Internet offre una grande abbondanza di materiali didattici e non è facile scegliere quelli giusti per te. Su YouTube trovi tantissime lezioni di piano gratuite, tuttavia andare a caso significa perdere tempo e non raggiungere alcun risultato.
Cerca sempre di valutare la competenza di chi ha creato le lezioni e privilegia i corsi strutturati ed organizzati, che cercano di definire un percorso preciso. Saltare su YouTube da un video all’altro non ti porterà da nessuna parte.
- Cerca di valutare l’attendibilità della fonte
- Privilegia corsi strutturati ed organizzati
- Non saltare da un video all’altro
Ricordati inoltre che i migliori corsi sono a pagamento. Chi ha lavorato per mesi e mesi nella produzione di un corso di musica, difficilmente lo metterà a disposizione gratuitamente su YouTube. Guadagnare su YouTube solo grazie alla pubblicità è molto più difficile di quanto si creda.

Conclusioni. Studiare pianoforte da soli è possibile?
Molti bravi musicisti hanno studiato da soli, tuttavia non tutti sono capaci di farlo. Inoltre il pianoforte presenta difficoltà specifiche: indipendenza, lettura, tecnica ed armonia. Studiare pianoforte da soli è possibile solo se sei consapevole delle difficoltà e ti sforzi di superarle.
Spero che questo articolo ti sia di aiuto. Qual è la tua esperienza con il pianoforte fai da te? Secondo te studiare pianoforte da soli è possibile? Scrivimi come la pensi nella sezione “commenti”, qua sotto.
credo che suonare il pianoforte richieda di imparare troppe cose (tecniche, teoriche, interpretative e persino di cultura, dato che un insegnante ti apre a generi o semplicemente pezzi il cui studio ti dà l’ottimo per quello che è il tuo stato in quel momento e di cui l’insegnante si rende conto. Tu no: potresti incaponirti su pezzi che non ti fanno crescere e magari nemmeno hai il bagaglio per farteli riuscire). Dicevo, troppe cose: e decisamente non davanti al naso, aggiungo. Ecco, al limite una strategia per chi suona in modo continuativo potrebbe essere ogni tanto “ritirarsi” a sviluppare da solo quel che ha ricevuto per un periodo. Ma ti tornerà l’esigenza di seguire qualcuno che “potenzia” l’efficacia delle tue ore di studio. Per quanto ne so, anche gente molto brava e che suona di lavoro ogni tanto si rimette in mano a qualcuno che lo aiuta in qualche particolare nicchia di tutto quel che sul piano si può fare. Chiudo: mica sempre, poi, con un insegnante è tutto perfetto. Si crea uno scambio tra persone piuttosto serrato e con date esigenze. Ma questo è ovvio.
Ciao Eros, grazie della visita e del commento. Iin bocca al lupo per gli studi, a presto
Ho iniziato a suonare il pianoforte da solo, certamente ho acquistato vari libri didattici, dai più semplici ai più articolati, dopo anni posso ritenermi molto soddisfatto del livello in cui sono arrivato, per soddisfare quello che ho dentro e ciò che mi diverte e mi coinvolge.
Riesco a leggere gli spartiti di livello medio alto, affronto brani di grandi compositori classici, mi diverto molto con la musica moderna, insomma, per me, se c’è la vera passione, suonare da soli è possibile, senza buttare soldi a finti maestri o chi crede di sapere qualcosa che sembrerebbe irraggiungibile.
Roberto complimenti per il lavoro che hai fatto. Non tutti riescono a studiare da soli, evidentemente hai avuto costanza, pazienza e metodo. Grazie mille per il commento, spero che possa essere un incoraggiamento anche per chi deve ancora iniziare.
Grazie per i complimenti, soprattutto come accennavo nel commento precedente, devo dire grazie a questa mia grande passione per la musica, sin da piccolo, questa è stata la forza che mi ha fatto cercare sempre di migliorarmi passo passo, ed ora, mi sento soddisfatto per ciò che da solo sono riuscito a raggiungere.
tanti anni fa ho studiato il Beyier quasi tutto e poi ho lasciato adesso ho 80 anni e vorrei riprendere ma ho avutto molte difficolta a unire le due mani.
Ciao Fabrizio, è normale avere difficoltà a coordinare le mani, è la grande fatica del pianoforte. Se vuoi riprendere senza ripetere il Beyer, che è assai lungo, puoi ripartire con questo corso:
https://www.leoravera.it/mikrokosmos-di-bela-bartok/
In bocca al lupo, a presto
Aggiungerei che anche chi studia già con un insegnante con la studio indipendente avrà di fronte una offerta formativa più ampia ed avrà quindi la possibilità di ampliare i proprio orizzonti musicali. Detto questo, sono d’accordo che senza un insegnante che ti guida passo passo occorre molto più impegno e determinazione per ottenere dei buoni risultati.
Grazie per il commento, ciao Giovanni, a presto
E’ possibile ma ci vuole molta cosranza, molta volonta’ e molta determinazione. YouTube lo trovo molto dispersivo mentre ho trovato efficace iscrivermi a diversi corsi online alcuni dei quali seguo ancora mentre me ne sono allontanata da altri che non ritenevo adatti a me.
Miry
Ciao Miry, sono onorato e felice che tra tanti corsi tu abbia provato ed apprezzato anche i miei! Sì, studiare da soli è certamente più difficile, ma i risultati danno grande soddisfazione. A presto
studiare da soli il pianoforte e possibile,ma e 1 impegno mentale pesante.comunque studio come sa da 1 anno e penso di essere a buon punto, naturalmente manca la velocita delle mani, ma con l’esercizio vedo piccoli miglioramenti.le avevo mandato alcuni brani da sentire, mi disse che solo 1 anno di studio tramite internet non era male.ho aquistato standard jazz, e non e proprio facile, ma col tempo ci riusciro, diversi accordi di settima li so anche alcuni rivolti. le mandero da sentire autunn Leaves, con accordi non originali ma cercati da me, la ringrazio domenico