[Note di lunedì n.65] Sonny Red è il nome d’arte di Sylvester Kyner, un sassofonista che ha avuto un riconoscimento piuttosto limitato pur avendo suonato con grandi musicisti quali Barry Harris, Donald Byrd, Curtis Fuller, Bobby Timmons. Jelly Roll è un suo brano che rende omaggio alla figura di Jelly Roll Morton.
Jelly Roll è un tipico blues, tuttavia non nella classica forma di 12 misure bensì in quella più arcaica di 16 misure. Il carattere del brano non guarda però al passato ma è caratteristico del periodo hard bop, il pezzo ha infatti un ritmo funky. Nell’introduzione possiamo apprezzare la linea di basso molto incisiva, alla quale rispondono gli accordi del pianoforte.
“Jelly Roll”, introduzione di piano e basso

Il basso e il piano suonano figure ritmiche e percussive, consentendo al batterista Billy Higgins di muoversi sul tempo in modo piuttosto libero. Il tema eseguito dal sax (0’18”) è tipicamente blues, con le caratteristiche “blue note” e frasi prevalentemente discendenti.
Il tema completo di “Jelly Roll”

Jelly Roll è un blues non solo per forma, armonia e melodia ma anche per come è suonato, Sonny Red suona tutte le frasi un po’ in ritardo sul tempo, quasi trascinate, effetto che nel jazz si chiama in gergo “lay back”.
La serie degli assoli si apre con Sonny Red (1’01”) che suona rilassato sul vigoroso accompagnamento della sezione ritmica. Durante il terzo chorus (1’42”) si aggiunge la tromba che suona dei semplici riff, contribuendo anch’essa al ritmo del brano.
Il secondo assolo è del trombettista Donald Byrd (2’26”), in questo caso è il sassofono ad entrare sul terzo chorus (3’05”) per suonare dei riff di accompagnamento. Il terzo assolo è del pianista Cedar Walton (3’47”) che non si discosta molto dal riff iniziale, suonando solo qualche frase di risposta.
Al centro di questo brano c’è sempre il ritmo, tutti danno il proprio contributo, rinunciando ad un po’ di libertà negli assoli pur di non rompere la magia di questo funky. Ne risulta un brano irresistibile: provate a restare fermi mentre lo ascoltate, se ci riuscite!
Arrivederci al prossimo lunedì
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Caro vecchio blues……