[Note di lunedì n.99] Sweet Georgia Brown è una canzone che risale al 1925, quando il jazz muoveva i suoi primi passi. Il pezzo è diventato uno standard jazz molto popolare e Miles Davis ne ha utilizzato il giro armonico nel suo brano Dig. Ascoltiamo un’ interpretazione di Sidney Bechet, un vero maestro del jazz anni ’20.
Il repertorio degli anni ’20 è piĂ¹ semplice e melodico rispetto al jazz successivo, tuttavia Sweet Georgia Brown è un caso particolare: non sono molti i pezzi jazz che hanno un solo accordo ogni quattro misure. Vediamo la progressione armonica di Sweet Georgia Brown.

Osserviamo che in tutta la prima parte si susseguono accordi di settima. Si tratta di una serie di dominanti secondarie concatenate. Sul finale gli accordi si infittiscono, fino ad uno per misura.
Una delle peculiaritĂ del jazz delle origini è la preminenza dell’insieme sul singolo solista, notiamo infatti che nella prima esecuzione del tema i fiati si sovrappongono, suonando tutti insieme linee perfettamente intrecciate. Segue la serie degli assoli, cominciando dal pianista Buddy Weed.

L’assolo è costruito principalmente su arpeggi e frasi cromatiche ascendenti di tre note. Buddy Weed esegue un solo chorus di improvvisazione, così come Jonah Jones alla tromba e Jimmy Archey al trombone. Sidney Beceht esegue invece due chorus al sax soprano, dal leader della band ci si aspetta infatti piĂ¹ di un solo “giro” di assolo.
Il finale è ancora corale ed è una vera e propria esplosione di energia. Sidney Bechet è rimasto fedele al jazz delle origini e ne è stato uno dei piĂ¹ grandi ambasciatori in Europa, dove ha soggiornato per lunghi periodi.
Arrivederci al prossimo lunedì!