[Note di lunedì n.82] Scott Joplin è stato il principale inventore del ragtime. L’autore scriveva sui suoi spartiti “Non suonate questo pezzo troppo veloce. Non è mai corretto suonare il Ragtime troppo veloce”, indicazione raramente rispettata dai pianisti. Infatti il ragtime viene spesso considerato un esercizio di bravura e viene eseguito a velocità e volume eccessivi. Analizziamo il suo brano Solace Mexican Serenade.
A differenza del blues, che ha un’estetica basata sul testo e sull’emozione più che sulla bravura strumentale, il jazz è stato caratterizzato fin dal principio dalla ricerca di abilità tecnica e strumentale. Non a caso i primi pianisti stride si sfidavano in vere e proprie gare, con tanto di voto del pubblico.
Anche oggi alcune jam session sono una sfida tra solisti che cercano di esibire la propria bravura piuttosto che cercare la bellezza nella musica. In questi casi il risultato è musica difficile da suonare… e noiosa da ascoltare. I più grandi jazzisti riescono invece a tenere in equilibrio bravura e bellezza, mettendo la prima al servizio della seconda.
Il ragtime è un repertorio pianistico certamente difficile, si è evoluto nello stride piano grazie a Pete Johnson, Fats Waller, Art Tatum ed altri grandi pianisti jazz. Tuttavia Scott Joplin dichiarava di scrivere ragtime solo per diletto e considerava altre sue opere molto più importanti.
Solace – Mexican Serenade è uno dei suoi brani pianistici più belli ed interessanti. Il pezzo è del 1909 ed ha un ritmo che è a metà strada tra tango ed habanera.

Scott Joplin scriveva musica ben prima che si diffondessero i sistemi di registrazione; quando ciò accadde, un’ intera generazione di musicisti fu indotta a rimanere entro i tre minuti di tempo, limite tecnico dei primi dischi. Joplin invece affidava ancora la sua musica allo spartito ed anche per questo il brano è piuttosto lungo e articolato.
Pare che Joplin sia stato il primo a vendere in America oltre un milione di copie di uno spartito, con il suo Maple Leaf Rag del 1900. Non stupisce dunque l’influenza che il ragtime ha avuto nella musica successiva.

In questa registrazione di Solace possiamo apprezzare l’interpretazione del pianista norvegese Morten Gunnar Larsen, che rispetta in pieno la delicatezza del brano. Scott Joplin in vita non riuscì mai a far eseguire le proprie opere più serie ma solo i pezzi ragtime, adesso anche le sue opere maggiori, pur con un secolo di ritardo, sono conosciute e suonate nel mondo intero.
Arrivederci al prossimo lunedì!
Mi piace molto questo sito ed amo joplin
Grazie Fabrizio. Abbiamo una passione in comune! A presto