Il primo anno di pianoforte è il piĂ¹ faticoso e difficile. Al principio sembra complicatissimo, se non impossibile, coordinare le mani e le dita per eseguire con precisione i movimenti necessari. Se avrai la pazienza necessaria per superare i primi ostacoli, al secondo anno di pianoforte potrai perĂ² suonare musica davvero appassionante. Queste sono le mie tre proposte per il secondo anno di pianoforte.
Secondo anno di pianoforte: lo studio cambia
Mentre nel primo anno di studio siamo concentrati principalmente su indipendenza e lettura dello spartito, nel secondo anno di pianoforte avrai acquisito gli strumenti necessari per imparare e suonare musica piĂ¹ varia ed appassionante.
In particolare, durante il secondo anno possiamo dedicarci in modo piĂ¹ deciso alla tecnica del pianoforte. Per farlo possiamo usare un buon metodo, ce ne sono molti che appartengono a periodi storici diversi e possono quindi assecondare i nostri gusti musicali. Ecco dunque alcune proposte di studio per il secondo anno di pianoforte:
- J.B.Duvernoy La scuola primaria del pianoforte Op.176
- J.S.Bach Pezzi facili dal quaderno di Anna Magdalena
- Burgmuller op.100
- R.Schumann L’album per la gioventĂ¹ Op.68
Jean-Baptiste Duvernoy, Scuola primaria Op.176
Ai miei allievi che completano l’op.101 di F.Beyer o comunque agli allievi al secondo anno di pianoforte, normalmente propongo Duvernoy Op.176. E’ questa una raccolta di 25 pezzi che forniscono un percorso di studio molto efficace e divertente.
Gli studi sono organizzati in modo ordinato per tonalitĂ , argomento e difficoltĂ . Partendo dallo studio di scale ed accordi, gli esercizi permettono di esplorare altre tecniche come gli arpeggi, lo staccato, il ribattuto, le dinamiche tra pp e ff. E’ un libro molto divertente e vario, nel quale non mancano pagine molto belle che fanno pensare ad autori romantici piĂ¹ importanti.
Un altro pregio di questo volume è la brevitĂ , ad imparare gli esercizi ci vogliono circa sei mesi. Non è quindi un libro “minaccioso” come alcune opere piĂ¹ corpose che spaventano lo studente e gli fanno pensare “non lo finirĂ² mai…”
Se non frequenti un maestro di pianoforte di persona, forse ti interessa il Video Corso su Duvernoy Op. 176 che trovi su questo sio.
Pezzi facili dal quaderno di Anna Magdalena

Per chi suona il pianoforte da un anno o poco piĂ¹, arrivare a suonare la musica di Bach rappresenta un traguardo importante. Il Quaderno per Anna Magdalena è una raccolta di brani che J.S.Bach donĂ² alla seconda moglie, una parte di questi brani sono molto semplici ed adatti ad per un primo approccio alla musica di Bach.
La musica di Bach non è propriamente pianistica, non solo perchĂ© gli strumenti a tastiera dell’epoca erano il clavicembalo e l’organo, il pianoforte ancora non esisteva, ma anche perchĂ© è spesso concepita in modo astratto, e non in base al movimento delle mani sulla tastiera.
Suonare i primi pezzi di Bach è come usare una macchina del tempo, le linee essenziali della sua musica sono fuori dal nostro tempo e basta suonare poche note per essere proiettati nel suo mondo.
Se vuoi fare studi di pianoforte davvero seri, prima o poi dovrai sicuramente suonare qualche pagina di Bach. Non farlo significa perderti uno dei grandi piaceri riservati a chi studia pianoforte, J.S. Bach è stato uno dei piĂ¹ grandi musicisti della storia ed anche se la sua musica non è facilissima, avvicinarti ad essa ti darĂ grandissima soddisfazione.
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Burgmuller op.100

L’opera 100 di Burgmuller è un piccolo capolavoro della didattica. La raccolta consiste in 25 esercizi, dei piccoli quadretti che vogliono descrivere una situazione.
Intorno alla metĂ del ‘800, quando è nata questa opera. la “Musica a programma” era molto di moda. I compositori tentavano di mettere in musica delle situazioni di vita reale, quando non delle vere e proprie storie. Raccontare una storia per mezzo della musica non è certo facile, la musica è la piĂ¹ astratta delle discipline e delle arti.
Ecco dunque che prendono forma brani come la riunione dei fanciulli, la cavallerizza, l’armonia degli angeli. Ogni pezzo ha il suo carattere e questo rende l’op.100 di Burgmuller estremamente divertente e varia. In particolare, lo studente impara ad interpretare un brano musicale, e lavora su ritmi molto diversi.
Questa raccolta è simile all’album della gioventĂ¹ di Schumann, ma è decisamente piĂ¹ semplice. La consiglio dunque come metodo di passaggio tra Duvernoy op.176 e i brani di Schumann.
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L’album per la gioventĂ¹ di R.Schumann

L’album per la gioventĂ¹ è un libro del 1848 dedicato da R.Schumann alle figlie. I brani sono molto vari e spesso si sforzano di tradurre in musica emozioni, stati d’animo o persino situazioni di vita reale: Marcia dei soldati, Canzonetta del cacciatore, Cavaliere selvaggio, Contadino allegro, Primo dolore ecc. In questo, l’album della gioventĂ¹ è simile all’opera 100 di Burgmuller, che fu pubblicata tre anni dopo.
A differenza di J.S.Bach, è evidente che R.Schumann pensava al pianoforte quando ha composto questi pezzi, le tecniche pianistiche impiegate sono estremamente varie così come i colori che Schumann riesce a trarre dallo strumento.
In particolare, studiare la musica di Schumann puĂ² essere un buon modo per prepararsi allo studio della musica moderna. Infatti nei suoi brano Schumann utilizza accordi di settima, arpeggi e formule di accompagnamento tipiche del pianoforte che si possono impiegare anche nel suonare la musica moderna e jazz.
Suonare le pagine di Schumann puĂ² essere molto divertente e sarĂ sicuramente una grande soddisfazione per uno studente, che avrĂ la sensazione di suonare davvero brani pianistici completi.
Conclusioni: la musica migliore per il secondo anno di pianoforte
Tutti e quattro questi libri hanno un chiaro scopo didattico. La musica di Bach e Schumann è evidentemente di piĂ¹ alto valore rispetto a quella di Duvernoy e Burgmuller, tuttavia tocca spesso a maestri di musica quasi sconosciuti, come appunto J.B. Duvernoy o F.Beyer, realizzare libri didattici efficaci ed adatti a tutti. Forse perchĂ© costoro, a differenza di Bach e Schumann, non erano dotati di un talento eccezionale e quindi hanno dovuto faticare per imparare a suonare il pianoforte.
Nella mia esperienza di maestro ho visto decine e decine di allievi superare le difficoltĂ del primo e del secondo anno grazie a raccolte di esercizi come il Duvernoy op.176, che ti consiglio di studiare con impegno, magari affiancandolo ad alcuni pezzi di Bach e Schumann.
Ho scoperto Burgmuller op.100 in un periodo successivo, relativamente recente, e anche questa opera mi è entrata subito nel cuore, al punto da realizzare un videocorso.
Se anche tu hai studiato qualche brano da queste raccolte, mi farebbe piacere sapere che impressione ne hai avuto. Raccontami la tua esperienza nei commenti, grazie!