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Note di Lunedì

Nina Simone, Feeling Good. Un brano per scoprire la soul music

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[Note di lunedi n. 144] Feeling Good è un pezzo soul reso famoso da Nina Simone nel 1965. La canzone apparve lo stesso anno in un musical interpretato da Cy Grant, ma è stata Nina Simone a renderla popolare. La sua versione è sicuramente più riuscita ed intensa, proviamo ad analizzarla anche per capire meglio che cosa è la soul music.

Con soul music si indica un genere musicale nato negli anni ‘60 dall’incontro tra la nascente musica rock e la tradizione della musica nera più antica, in particolare lo spiritual ed il blues. I più importanti interpreti della soul music sono stati Otis Redding, Stevie Wonder, Aretha Franklin, Ray Charles.

Feeling good è un ottimo esempio di questo genere musicale. La melodia ha un forte carattere blues, anche perché è basata interamente sulla scala pentatonica che proprio nel blues e negli spiritual trova un largo impiego. Nel pezzo troviamo inoltre altri elementi tipici della musica afroamericana, come il tempo shuffle e l’impiego del riff.

Nina Simone era una cantante jazz e pianista, Feeling Good inizia però senza accompagnamento, eseguito a cappella con la sola voce. Ecco l’introduzione della canzone.

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L’introduzione a cappella di Nina Simone

Nina Simone declama le frasi senza tempo, proprio come accadeva negli spiritual tradizionali. Tutta la melodia è costruita sulle note della scala pentatonica minore di Sol, che è composta da G Bb C D F. Al termine della parte cantata entra l’orchestra, con un classico riff.

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Il riff suonato dai fiati

Il riff è una semplice frase musicale dal carattere principalmente ritmico, che viene utilizzata come accompagnamento nei pezzi da big band. In particolare, i riff sono stati introdotti nel repertorio jazz dalle big band di Kansas City, intorno agli anni ‘30. La più famosa di queste orchestre è stata quella di Count Basie.

Dopo il riff dei fiati inizia la canzone vera e propria, che è composta da due strofe molto simili. La prima, che abbiamo chiamato [A], inizia con un movimento discendente del basso che suona in sequenza le note G F Eb D. Questo movimento si chiama anche tetracordo discendente ed è tipico della musica soul. Lo troviamo ad esempio in un altro classico di questo genere, Hit the Road Jack di Ray Charles.

La prima strofa di Feeling Good

Il tetracordo discendente G F Eb D ricorre spesso in tutta la canzone, a partire dal riff dei fiati. Nella seconda riga della strofa [A] vediamo anche un movimento discendente più prolungato eseguito dal basso, che suona le note G F E EB D C Bb.

La seconda strofa [B] presenta qualche diversità nella melodia e negli accordi, ma è molto simile ad [A] in quanto entrambe usano quasi unicamente la scala pentatonica già menzionata. In entrambe ricorre spesso la solita figura discendente G F Eb D. Ecco lo spartito della seconda strofa di Feeling Good.

feeling good seconda strofa
La seconda strofa di Feeling Good

Malgrado la canzone sia così uniforme e ripetitiva, Nina Simone riesce a trasformarla in un pezzo molto interessante. Nina Simone canta Feeling Good con grande intensità e gravità, la sua interpretazione così seria e commossa contraddice il testo del brano, che sembrerebbe avere un carattere positivo ed ottimista. Il testo della canzone recita infatti:

Birds flying high you know how I feel
Sun in the sky you know how I feel
Breeze driftin’ on by you know how I feelIt’s a new dawn
It’s a new day
It’s a new life for me

Uccelli nel cielo, tu sai come mi sento
Il sole è alto tu sai come mi sento
La brezza ti sfiora, tu sai come mi sento
E’ una nuova alba
E’ un nuovo giorno
E’ una nuova vita, per me

Nina Simone è stata in prima linea nelle lotte per i diritti degli afroamericani, e mentre canta “I’m Feeling Good”, tradotto in italiano “mi sento bene” o “va tutto bene”, sembra contraddire le sue stesse parole e lasciar intendere che le cose non vanno bene per niente.

Il blues e lo spiritual sono spesso canti ambigui, che parlano di cose tristi con apparente leggerezza, o viceversa parlano di cose positive ma lasciando intendere il contrario. Anche Feeling Good può essere interpretato in modi diversi, anche in questo rispetta la tradizione del blues e dello spiritual.

Anche se l’interpretazione di Feeling Good da parte di Nina Simone rimane insuperata, sono molte le cover di questo pezzo. Tra le più famose ricordiamo quella di Michael Bublè, bene eseguita ma un po’ insipida, e quella dei Muse, dal sapore decisamente rock ma comunque interessante.

Al prossimo lunedì!

Scarica lo spartito in .pdf di Feeling Good

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