[Note di lunedì n.31] Il Modern Jazz Quartet è stata una delle formazioni jazz piĂ¹ longeve nella scena del jazz. John Lewis era fautore della terza corrente e cercava un contatto tra musica classica europea e jazz. Gli arrangiamenti di John Lewis sono molto curati e cercano di avvicinare il jazz al repertorio classico, analizziamo il suo brano intitolato Milano.
Fin dall’inizio del brano quando ascoltiamo il suono di un triangolo, capiamo che non ascolteremo un pezzo jazz convenzionale. Il triangolo è infatti uno strumento a percussione usato nell’orchestra classica, non è certo uno strumento che si incontra frequentemente nel jazz.
Milano è una composizione anomala, con un tema poco incisivo e privo di tensioni, costruito quasi per intero sulla scala di Do Maggiore. Anche l’armonia è prevalentemente diatonica, gli accordi scorrono in modo lineare e senza sorprese.
L’approccio compositivo di John Lewis sembra guidato da una volontĂ geometrica e razionale. Nelle prime quattro misure (0’19”) la melodia si poggia su quattro note discendenti della scala: La Sol Fa Mi, una per misura.

Anche la frase successiva (1’11”) è costruita sulla scala maggiore, una lunga e ripetuta discesa di intervalli diatonici di seconda: Re-Mi, Do-Re, Si-Do, La-Si ecc.

Milano è dunque un brano neutro, del tutto malleabile, nel quale prevalgono le linee melodiche scritte con cura, un po’ come accade nelle composizioni classiche. Ha molto poco di un tipico pezzo jazz.
Durante il tema suonato dal vibrafono, il resto della band esegue continuamente frasi di contrappunto (0’46”, 1’24”, 1’36”). Alla fine dell’esposizione ascoltiamo l’assolo di Milt Jackson (2’02”) che imprime alla band un cambio di dinamica e di intensitĂ , avvicinandola a sonoritĂ piĂ¹ jazzistiche.
La ripresa del tema (3’33”) è caratterizzata da un cambio di tonalitĂ (Reâ™ Maggiore) e dal ritorno del triangolo. La coda (3’37”) ci sorprende con una serie di modulazioni che riportano alla tonalitĂ di partenza (Do Maggiore).
Con la sua composizione Milano, John Lewis raggiunge una sintesi tra progettazione e libertà , parti scritte e parti improvvisate. Il Modern Jazz Quartet è una formazione assolutamente inconfondibile ed originale, capace di liberarsi dai luoghi comuni del repertorio jazzistico senza tuttavia perdere un robusto senso dello swing.
Ciao Leo, ascolterĂ² Milano seguendo lo spartito col tuo commento. Come ti ho detto, è uno dei miei album preferiti Django.