[Note di lunedì n.22] Miles Davis è stato il piĂ¹ visionario e fecondo band leader che la musica jazz abbia saputo produrre. Musicista impossibile da classificare, dall’esordio come bopper al fianco di Charlie Parker ha cambiato stile ripetutamente sempre con risultati eccezionali, passando attraverso il jazz modale, il jazz-rock elettrico e sperimentale, fino ad approdare al rap ed al pop. Analizziamo la sua interpretazione di You’re My Everything.
L’inizio di You’re My Everything ci mostra come Miles Davis dirigesse i propri musicisti, avendo in mente un idea precisa di quello che voleva da loro. Al minuto 0’16” Red Garland esegue un’introduzione, Davis lo interrompe e gli chiede di suonarla di nuovo, questa volta utilizzando block chords, ovvero accordi interi insieme alla melodia. La seconda introduzione si puĂ² ascoltare al minuto 0’30”:
Bâ™6 | G7â™9 | Cm11 | F7#11 |
Dm7 | G7â™9 | Cm7 | F7 |
Gli accordi di questa introduzione sono molto semplici, si tratta infatti di un comune turnaround. Davis aveva in mente un colore ben preciso e sapeva come avere il massimo dai suoi musicisti, la seconda introduzione a block chords è infatti una perla di rara bellezza.
Il brano prosegue con l’esposizione del tema da parte della tromba (minuto 0’45”). L’esecuzione è lirica ed ispirata, Miles Davis non abusa di note lunghe ed imprime alla sua esecuzione un andamento quasi parlato, inoltre usa le pause in modo magistrale.
Davis non è un capo band egocentrico e prepotente, al contrario è uno straordinario regista che esalta le qualitĂ di chi suona con lui. E così al minuto 2’58” tocca al sax tenore di John Coltrane eseguire un assolo. Molti dei compagni di strada di Miles Davis seppero far tesoro della loro esperienza al suo fianco, diventando a loro volta leader di gruppi eccezionali.
Arrivederci al prossimo lunedì!
Le dĂ©but de You’re My Everything n’est pas tout le thème. Dommage pour cette belle ballade Ă 2 artistes exceptionnels