Il Jazz Piano Book di Mark Levine è un grande classico del pianoforte jazz. Probabilmente è il libro di piano jazz piĂ¹ conosciuto in assoluto, un testo sacro per lo studio dell’armonia e dell’improvvisazione jazz.
Il Jazz piano book affronta molti argomenti, ma non sempre lo fa in modo ordinato. Specialmente per chi non ha giĂ fatto studi avanzati di piano jazz, puĂ² essere difficile orientarsi tra le tante nozioni. Questa recensione vuole dunque essere una guida allo studio del Jazz piano book di Mark Levine.
Chi puĂ² studiare il Jazz Piano Book di Mark Levine?
Il Jazz Piano Book non è un libro per principianti. Se non conosci nulla dell’armonia e del pianoforte jazz, questo libro non è per te. Se hai fatto studi di pianoforte classico, gli argomenti che dovresti conoscere prima di affrontare questo libro sono:
- Accordi di settima di tutti i tipi, in tutte le tonalitĂ
- Cadenza maggiore e cadenza minore
- Dominanti secondarie
- Scala maggiore e e la scala minore naturale, armonica e melodica (in tutte le tonalitĂ , come al solito)
- Il circolo delle quinte
Dovresti inoltre conoscere almeno in modo iniziale l’armonia superiore, ovvero gli accordi di 9a, 11a, 13a (anche dette tensioni), perchĂ© il Jazz Piano Book propone molti voicing ma non spiega come hanno origine gli accordi di 9a,11a,13a e neppure quando si possono usare. La mancanza di una parte dedicata all’armonia funzionale è forse il limite piĂ¹ grande di questo libro.
I pregi del Jazz Piano Book
La piĂ¹ grande qualitĂ del Jazz Piano Book di Mark Levine è la grande varietĂ di argomenti affrontati. I principali pregi risiedono nella parte relativa ai voicing, ma anche sull’improvvisazione fornisce spunti importanti. In sintesi ecco i maggiori pregi di questo manuale:
- Affronta una grande quantitĂ di argomenti
- E’ molto approfondito specie nella parte relativa ai voicing
- Propone molti esempi scritti
- Suggerisce numerosi esercizi per imparare le varie tecniche
- Consiglia di svolgere esercizi per imparare piĂ¹ di una tecnica contemporaneamente
I limiti del Jazz Piano Book
Ho giĂ segnalato quello che a mio parere è il limite maggiore: l’assenza quasi totale dell’armonia funzionale. Se non conosci giĂ il concetto di tonalitĂ , le dominanti secondarie, la cadenza maggiore e minore, sarĂ inutile conoscere centinaia di voicing, perchĂ© non saprai quali usare al momento giusto. In sintesi, ecco i maggiori limiti del Jazz Piano Book:
- Non è un libro per principianti, bisogna avere un po’ di basi sul piano jazz per seguirlo e comprenderlo
- Non ha un approccio funzionale all’armonia, anzi spesso mescola approccio modale e tonale facendo un po’ di confusione
- Non affronta il piano jazz da un punto di vista cronologico o stilistico
- Alcune parti sono un po’ dispersive e possono confondere e scoraggiare un pianista principiante
- Gli argomenti non sono affrontati in ordine progressivo di difficoltĂ .

Una mappa del Jazz Piano Book
Per rendere piĂ¹ semplice la lettura e lo studio del Jazz Piano Book, propongo qua una lista degli argomenti e dei capitoli del manuale, disposti ordine progressivo di difficoltĂ . Ho diviso i 23 capitoli del volume in tre gruppi: livello base, livello intermedio e livello avanzato.
Se non sei un pianista jazz giĂ esperto, non pretendere di affrontare questo libro per intero, da cima a fondo: ne uscirai sconfitto e scoraggiato. Scegli alcuni capitoli che sono alla tua portata e concentrati su quelli. A distanza di qualche mese o di qualche anno potrai tornare sul libro e lavorare su altri capitoli.
Livello base
- Capitolo 1 Intervalli
- Capitolo 2 Cadenza II V I e scale modali
- Capitolo 3 Armonizzazione con 3/7, circolo delle quinte
- Capitolo 6 Sostituzione di tritono
- Capitolo 9 Scale
- Capitolo 10 Esercizi sulle scale
- Capitolo 11 Ancora sulle scale
Livello intermedio
- Capitolo 4 Accordo 7sus4 accordo frigio
- Capitolo 5 Tecnica dei voicing
- Capitolo 7 Voicing a quattro parti per la mano sinistra
- Capitolo 8 Variazioni sui voicing a quattro parti
- Capitolo 15 La scala pentatonica
- Capitolo 18 Scale di quattro note
- Capitolo 17 Stride piano e Bud Powell voicing
- Capitolo 20 Introduzione al Latin Jazz
- Capitolo 21 L’accompagnamento (anche detto comping)
- Capitolo 22 Argomenti vari (Coltrane changes, modo eolio e altro)
- Capitolo 23 Consigli su come esercitarsi
Livello avanzato
- Capitolo 12 So what chords (gli accordi ricavati dal pezzo di Miles Davis So What)
- Capitolo 13 Accordi quartali
- Capitolo 14 Triadi estratte (anche detti Upper Structure)
- Capitolo 16 Ancora voicing
- Capitolo 19 Block Chords (armonizzazione con accordi a blocco, a quattro parti)
Conclusioni
E’ difficile immagine un percorso di studio del piano jazz che sia uguale per tutti. Ogni allievo che aspiri a suonare la musica Jazz ha il proprio background e deve trovare materiali ed esercizi giusti per crescere e migliorare sui vari aspetti del piano jazz: armonia, voicing, improvvisazione, accompagnamento, piano solo ecc. Nessun libro puĂ² sostituire l’aiuto prezioso di un buon maestro di musica, che puĂ² fornire il consiglio giusto al momento giusto.
Se vuoi intraprendere uno studio ordinato di questa materia affascinante, puoi contattarmi per una lezione tramite Skype. SarĂ² felice di scegliere insieme a te un percorso di studi su misura, per scegliere gli obiettivi giusti per te ed aiutarti a raggiungerli.
Non resta che augurarti buon lavoro e buon divertimento nello studio e nella scoperta del piano Jazz. Se hai qualche domanda sul Jazz Piano Book di Mark Levine, scrivila nei commenti qua sotto.
Grazie per questo contributo…avevo acquistato il jazz piano ebook di Levine, ed effettivamente un po abbandonato dopo le prime letture per alcune cose che non avevo capito e confuso…con l’occasione di questa tua riesaminazione del libro e i chiarimenti proposti, riprenderĂ² la lettura e lo studio di questo metodo.Complimenti e Grazie Leo.
Ottimo Giovanni, il Jazz piano book è davvero una miniera, mi fa piacere che la mia guida allo studio ti sia di aiuto. Buon lavoro!
Io trovo ECCEZIONALI due libri per chi non ha mai improvvisato o sa un po’ improvvisare
ANN COLLINS JAZZ WORKS ED il libro di TIM RICHARDS è come se una persona andasse a lezione una volta a settimana
Ciao Roberto, leggerĂ² sicuramente questi due libri. Grazie per la segnalazione!
Fantastico Leo !!!!