[Note di lunedì n.25] Luigi Tenco è stato un artista ineguagliato nella storia della canzone italiana, capace di eccellere come compositore ma anche come musicista, paroliere ed interprete. Nessuno tra i cantautori italiani suoi contemporanei ha avuto qualità paragonabili alle sue. Analizziamo la sua ballata dal titolo Ti ricorderai.
Luigi Tenco si ispirava a Nat King Cole come cantante, a Paul Desmond come sassofonista, a Cesare Pavese per i testi. Nelle sue composizioni c’è dunque un’impronta forte della musica americana, mentre i testi hanno spesso un carattere anticonformista, intimistico o di denuncia sociale.
Ti ricorderai è una ballad di ispirazione jazz, la melodia esegue un movimento di ottava discendente, partendo dalla 7a maggiore di Bâ™ a misura 1 e raggiungendo a misura 2 la 9a maggiore dell’accordo di Gm7.

Il brano è interessante anche dal punto vista della metrica. Mentre gli standard jazz utilizzano spesso la tipica forma AABA con ciascuna sezione di 8 misure, la composizione di Luigi Tenco impiega un’inusuale struttura AABAA, dove le sezioni A hanno una durata di 6 misure.
Il brano nel suo insieme ha comunque una forma di 32 misure, ma suddivise all’interno in modo originale. Anche in questo caso Luigi Tenco è un compositore originale e fuori dagli schemi.
Ti ricorderai è impreziosito da un superbo arrangiamento, all’inizio si puĂ² apprezzare un pedale superiore, ovvero la nota Fa eseguita dai violini cherisuona a lungo nel registro acuto, malgrado gli accordi cambino.
Messi in secondo piano dalla sua triste vicenda biografica, i brani di Luigi Tenco sono spesso delle miniature assolutamente perfette, proprio come Ti ricorderai, che non è tra i suoi pezzi piĂ¹ noti forse perchĂ© musicalmente molto sofisticato.
Ti ricorderai è uno dei brani di Tenco piĂ¹ vicini al repertorio jazz, e non sfigura affatto se confrontato con le canzoni dei grandi autori americani.