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Note di Lunedì

Les Baxter, Busy Port. Musica Exotica, un antenato della New Age

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[Note di lunedì n.136] Les Baxter è uno dei piĂ¹ importanti rappresentanti della exotica, un genere di musica di moda negli anni ’50. La musica “esotica” si ispirava in modo vago alle sonoritĂ  di luoghi lontani e affascinanti, come le isole del pacifico, l’oriente, il sud America. Ascoltiamo Busy Port, tratto dal piĂ¹ noto album di Les Baxter, Ritual Of The Savage.

La musica di Les Baxter è stata definita anche “easy listening”, ovvero musica che si ascolta facilmente perchĂ© non chiede nulla all’ascoltatore. Vista da questo punto di vista, non sembra molto interessante: è musica da ascensore, da supermercato.

In realtĂ  Les Baxter era un valido arrangiatore ed ebbe alcune intuizioni particolarmente acute. La sua musica è in qualche modo l’antenato della new age, che ha riscosso un discreto successo in anni piĂ¹ recenti. Del resto, anche Duke Ellington utilizzĂ² sonoritĂ  esotiche nei suoi spettacoli al Cotton Club.

Ad esempio, Les Baxter fu uno dei primi ad utilizzare il theremin, un prototipo di sintetizzatore che è utilizzato moltissimo nelle colonne sonore della science fiction degli anni ’50 e ’60. Possiamo anche trovare un parallelismo tra l’interesse per sonoritĂ  esotiche e quello per l’esplorazione del cosmo. Fantascienza ed esotismo sono due forme diverse di curiositĂ  verso mondi lontani.

Se la musica di Les Baxter è “easy listening” ovvero facile da ascoltare, questo non significa che sia musica facile da realizzare! Busy Port è infatti un brano molto interessante, ecco ad esempio i due e riff suonati dal pianoforte, molto efficaci. Il primo è nel tempo di 4/4 e il secondo in 6/4, in brano infatti passa piĂ¹ volte da un tempo all’altro.

Busy Port, spartito del riff di pianoforte

Vuoi provare a metterti alla prova? Solfeggia o suona questi due riff e quello scritto poco piĂ¹ avanti. Ti riesce o li trovi troppo difficili? Se vuoi migliorare nella lettura ed imparare a suonare frasi come questa, prendi in considerazione il Corso di Solfeggio Jazz, pensato appositamente per imparare a leggere le figurazioni tipiche della musica pop e jazz. 

In Busy Port il passaggio tra il tempo di 4/4 e quello di 6/4 avviene in modo molto fluido. Due misure da 6/4 equivalgono a tre misure da 4/4, Les Baxter sfrutta questa simmetria per passare da un tempo all’altro.

Sui riff del pianoforte si innestano frasi sovrapposte suonate da flauti, archi, fiati. Eccone una particolarmente incisiva, anche gli accenti all’interno della frase contribuiscono all’ambiguitĂ  ritmica.

Busy Port, spartito del tema principale

Busy Port è costruito per intero su un unico accordo di A7, si tratta dunque di un brano modale che impiega la scala misolidia. Anche per questa caratteristica, Busy Port somiglia per certi aspetti ad un mambo, anche se è piĂ¹ delicato. A tratti possiamo riconoscere un ritmo di bolero.

La musica exotica sembra ispirarsi non tanto a terre lontane ed esotiche, quanto alla loro raffigurazione nella vetrina di un’agenzia viaggi. E’ musica ingenua, ma possiamo utilizzarla per un aperitivo in stile Hawaiano, senza bisogno di spostarci dal terrazzo di casa nostra.

Al prossimo lunedì!

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  • Da profano, non capisco perchĂ© se il brano è costruito su un unico accordo di A7 deve trattarsi di un brano modale. Gradirei una spiegazione su questo punto, grazie.
    Massimo

    • Nella musica tonale c’è un accordo molto importante, quello di tonica, verso cui puntano tutti gli altri accordi. C’è una gerarchia tra i vari accordi, che hanno funzioni diverse: sottodominante, dominante, tonica.

      La musica modale è invece basata su scale, spesso su una soltanto. Non c’è questo alternarsi di accordi, ma solo una scala che pervade l’intero brano. A questa scala corrisponde un accordo, uno solo. E’ quello che accade in “Busy Port”.

      Spero di essermi spiegato bene, in caso contrario fammi sapere. Grazie Massimo, a presto

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