[Note di lunedì n.149] Mi piace è una canzone che Lelio Luttazzi scrisse nel 1962, realizzata su misura per la cantante Jula de Palma, da lui scoperta e lanciata verso il successo internazionale. La canzone è molto raffinata e si ispira chiaramente al repertorio americano. Ho provato ad analizzarla, per svelare il segreto della sua bellezza.
Lelio Luttazzi è stato pianista jazz, compositore, presentatore, direttore dell’orchestra RAI e produttore discografico. Un artista poliedrico e carismatico, dalla vita avventurosa. Da una sua drammatica vicenda, l’incarcerazione per un accusa poi risultata infondata, Alberto Sordi prese spunto per il suo film “Detenuto in attesa di giudizio”.
Mi Piace è una classica ballad jazz, l’armonia ricorda in parte O Barquinho di Roberto Menescal, un grande classico della bossanova. Osserviamo infatti che gli accordi scendono cromaticamente, toccando tutti i gradi della scala cromatica compresi tra la tonica Do e la dominante Sol.
Proprio come nei grandi classici americani, la melodia suona note interessanti. Inizia sulla settima di Cmaj7, poi tocca la settima su Bbmaj7. A misura 14, dove il testo recita “mi piace pensare”, la melodia ha uno slancio verso l’alto, parte da Sol, 9a dell’accordo di Fm7, e con un arpeggio raggiunge Sol un’ottava sopra, sulla 13a dell’accordo di Bb7.

Il rapporto della melodia con l’armonia è dunque molto sofisticato, e nell’insieme il pezzo non ha nulla da invidiare a tanti classici jazz americani. Nella coda del brano Lelio Luttazzi impiega una nota cadenza, il turn around di Tadd Dameron, facendo suonare in sequenza gli accordi di Ebmaj7, Abmaj7, Dbmaj7, prima di risolvere sulla tonica Cmaj7.

Unico neo della canzone, un testo forse un po’ scontato, per niente originale. Ma quasi non ce ne accorgiamo, anche grazie all’interpretazione della giovane Jula de Palma, nome d’arte dell’italianissima Jolanda Maria Palma.
Mi piace è una bellissima ballad jazz e si aggiunge alla lista dei grandi standard italiani composti tra gli altri da Carlo Alberto Rossi, Bruno Martino, Luigi Tenco. Autori capaci di fare propria la musica jazz e creare uno stile originale. Proprio come Lelio Luttazzi.
Al prossimo lunedì!
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