[Note di lunedì n.47] Diciotto mesi dopo aver partecipato alla registrazione del celebre album Kind Of Blue, John Coltrane incide My Favorite Things e prosegue nella direzione di quel primo viaggio capitanato da Miles Davis: il jazz modale. A differenza di Davis, John Coltrane non compone brani originali ma interpreta e trasforma i cari vecchi standards.
My Favorite Things ha un tempo di 3/4, il tema è semplice ed ha la peculiarità di non toccare mai la 3a dell’accordo, può essere dunque eseguito in modo maggiore o minore senza che siano necessarie correzioni nella melodia.
John Coltrane ed i suoi compagni sfruttano questo particolare, passando ripetutamente dal modo minore al maggiore e viceversa.
Il basso tiene spesso una nota di pedale mentre gli accordi suonati dal piano delineano situazioni modali diverse tra le quali prevale il modo eolio (o scala minore naturale) affermato già nel tema con gli accordi Em9, Cmaj7/E, Am6/E.

Dopo l’introduzione del pianoforte, il sax espone il tema prima in modo minore (0’20”) poi in modo maggiore (1’27”). Ogni esecuzione tematica è circondata da ampi spazi di pedale, dalla durata variabile.
Molto interessante l’intervento solistico del pianoforte (3’26”), l’improvvisazione è minimalista, ritmica e spaziosa. McCoy Tyner fa scorrere il tempo ed suona in modo maggiore, usando patterns ritmici ripetuti (3’42”) oppure suggestivi arpeggi (5’08”). Piuttosto che tessere tradizionali linee melodiche, il pianista afferma un colore e crea un’atmosfera ipnotica ed intensa.
Tutti gli elementi del brano: tema, assoli, zone di passaggio (pedali), sono realizzati dal quartetto in modo libero ed estemporaneo, senza seguire un arrangiamento precostituito. La capacità dei quattro musicisti di comprendersi in ogni momento è impressionante e dà origine ad uno dei brani più importanti e significativi della storia del jazz.
Le “favorite things” di Coltrane sono dunque i cari vecchi standards che il sassofonista è capace di reinterpretare raggiungendo nuove vette artistiche ed espressive.
Arrivederci al prossimo lunedì!
Questo brano fa parte della lista Come imparare 100 standard jazz
Grazie Mario per tanta cortesia ed interesse, farò del mio meglio per meritare il suo entusiasmo. La passione per la musica evidentemente ci accomuna, un caro saluto, a presto
Egregio sig.Ravera,
devo farle i miei complimenti per la sua “rubrica” che ho iniziato a seguire da qualche giorno. La trovo entusiasmante per la sua valenza divulgativa e competenza musicale, che aimè,è così raro trovare in “rete…e, niente, volevo dirle che sono contento di seguirla con attenzione ed entusiasmo.
Grazie!