[Note di lunedì n.97] Joao Gilberto è il piĂ¹ grande cantante di Bossanova, quello che per primo ha prestato la sua voce e la sua chitarra alle composizioni di Antonio Carlos Jobim. Una delle piĂ¹ note è Chega De Saudade, interpretata qui da Joao Gilberto in duetto con la figlia Bebel.
Chega De Saudade è ripartita in due sezioni, la prima in tonalitĂ di Re Minore e la seconda in Re Maggiore. Questa sua caratteristica, non comune nel repertorio della Bossanova, richiama la piĂ¹ antica musica popolare brasiliana, in particolare il Choro.
Vinicius de Moraes, l’autore del testo, ha sfruttato sapientemente la forma bipartita del brano. Nella prima parte, quella in modo minore, il testo è piĂ¹ triste, parla infatti dell’assenza dell’amata.

Nella seconda parte del brano, quella dove modula in modo maggiore, il testo è piĂ¹ ottimista: si parla infatti del ritorno dell’amata.

Chega de Saudade è uno dei brani di Jobim piĂ¹ difficili da cantare, la melodia esegue spesso accordi arpeggiati e intervalli inusuali. In realtĂ inizialmente il pezzo era stato concepito come strumentale, solo successivamente Jobim chiese a Vinicius de Moraes di aggiungere un testo.
Malgrado la sua difficoltĂ , il pezzo viene eseguito con sicurezza da Bebel Gilberto, che aveva appena quattordici anni quando registrĂ² questo video. Bebel canta per intero la canzone, sia la parte minore che la maggiore, poi Joao Gilberto esegue di nuovo la prima parte minore ed infine Bebel canta ancora la parte maggiore.
Osserviamo tuttavia che Joao ha verso la figlia una particolare premura: il chitarrista di solito trasforma le canzoni con arditi spostamenti di accenti, non lo fa invece in questa occasione, probabilmente per non mettere in difficoltĂ la giovane figlia.
Arrivederci al prossimo lunedì!
Dedicato a mia figlia Eleonora che risolve equazioni con la stessa allegria con cui Bebel canta
Ci fu un tempo in cui la musica era una manifestazione umana. Ci fu un tempo che la gente stava in silenzio ad ascoltare. Ci fu un tempo che se la voce trema leggermente è ancora piĂ¹ bello. Ci fu un tempo tutto dal vivo. Ci fu un tempo che la dolcezza era una qualitĂ .