[Note di lunedì n.63] Jaco Pastorius ha rivoluzionato il basso elettrico, rendendo popolare il basso fretless (ovvero senza tasti sul manico). Oltre a suonare linee di basso fantastiche, Jaco era capace anche di eseguire accordi e suoni armonici, trasformando il basso in strumento solista. Al suo primo album partecipò anche Herbie Hancock, analizziamo il suo brano Speak Like a Child.
Il pezzo si apre con un lungo pedale composto da Jaco Pastorius ed intitolato Kuru, nel quale possiamo apprezzare l’incisiva linea di basso. Su questo riff del basso si sviluppano gli assoli di Herbie Hancock al piano (0’22”) e di Don Alias alle congas (1’31”), la nostra attenzione è però rapita dalla linea del basso, che ha un suono rotondo ed un potente groove.
Kuru, trascrizione della linea di basso

Molto interessante anche la figura suonata dagli archi che si può ascoltare ripetutamente durante tutto il brano. La frase è composta da una scala pentatonica ascendente ripetuta per sei volte in diverse posizioni, le frasi di cinque note sovrapposte al tempo di 4/4 creano un interessante effetto di poliritmia.

Dopo la lunga parte iniziale modale costituita da Kuru, possiamo ascoltare le raffinate armonie di Speak Like a Child (2’18”). Jaco Pastorius accompagna lo svolgersi del brano con una figura di bossanova, tuttavia molto spesso esegue dei meravigliosi glissando e suona frasi sempre cantabili.
Nelle sue mani il basso è sempre protagonista, a volte è quasi difficile ascoltare il resto della band perché il basso è troppo attraente e richiama costantemente l’attenzione su di sé, anche nelle parti orchestrali il basso riesce a tener testa all’intera sezione di archi.
Ancora più del bel suono e della straordinaria abilità, ciò che impressiona di Jaco Pastorius è la personalità, il suo basso elettrico è sempre al centro della scena con energia ed eleganza allo stesso tempo.
Malgrado la breve carriera e la scomparsa prematura, Jaco Pastorius si è imposto come un nuovo punto di riferimento nella storia del suo strumento, dimostrando tra l’altro come il basso elettrico potesse avere un ruolo importante non solo nel rock, ma anche nel jazz, territorio tradizionalmente occupato dal contrabbasso.
Arrivederci al prossimo lunedì
Buongiorno, complimenti per la tua attività, visto che sei un ottimo jazzista e didatta ne approfitto per saperne di più su una cosa: da sempre leggo che il jazz ha un legame specifico con i ritmi africani, ho letto su wiki ma non mi ha molto soddisfatto, puoi essere tu più preciso? Grazie.
Ciao Davide, se vuoi approfondire l’argomento in modo serio ti consiglio il libro “Storia del Jazz” di Ted Gioia. http://www.edt.it/libri/storia-del-jazz/ ciao, a presto
Avevo già letto, ma… vabbé pazienza, grazie mille lo stesso Leo. Ciao.
Meraviglioso,superlativo!!!!