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Armonia e Teoria musicale

Introduzione al jazz: cento brani per scoprire il jazz

Parte 8, hard bop e mainstream

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Sonny Rollibs

Il periodo hard-bop ci consegna una quantità incredibile di musica jazz straordinaria. Dopo la rivoluzione del bebop, il jazz si apre a influenze estremamente varie: ritmi caraibici, africani, funky vengono accolti nei dischi dei jazzisti.

Tra i campioni del periodo hard bop ci sono i trombettisti Lee Morgan, i sassofonisti Sonny Rollins e Cannonball Adderley, pianisti originali e molto moderni come Herbie Hancock e Chick Corea. Ho incluso in questa sezione anche musicisti che suonano in modo più tradizionale, come Dexter Gordon e Oscar Peterson, interpreti di un jazz meno innovativo ma di grande qualità, che possiamo definire mainstream.

  • Clifford Brown, Joy Spring (1954)
  • Sonny Rollins, St. Thomas (1956)
  • Horace Silver, Nica’s Dream (1960)
  • Cannonball Adderley Work Song (1960)
  • Oscar Peterson, Chicago (1961)
  • Benny Golson, Whisper Not (1962)
  • Lee Morgan, The Sidewinder (1963)
  • Dexter Gordon, Broadway (1963)
  • Freddie Hubbard, Little Sunflower (1967)
  • Herbie Hancock, Speak Like a Child (1968)
  • Chick Corea, Windows (1968)

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  • Molto interessante. Vi sono tantissimi spunti per ascolti e approfondimenti. Mi permetto di inserire un nome tra le voci maschili che, a mio avviso, merita di stare in un ipotetico pantheon del canto jazz: Mark Murphy (1932-2015).

  • Un articolo molto interessante, anche per la selezione dei brani che aiuta a scoprirne alcuni, nel mio caso, non conosciuti ma significativi. E’ anche una piccola raccolta che è bello conservare nel tempo.
    Grazie

  • Certo l’epoca d’oro delle Big Band però ce ne sono state di grandi anche dopo come quella di Mel Lewis ora Vanguard Jazz Orchestra.

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