100 pezzi per conoscere il jazz – parte 2, gli anni ’30

Negli anni ’30 il jazz è dominato da grandi musicisti, che pongono le basi del linguaggio jazz un po’ per tutti gli strumenti. I grandi virtuosi di questi anni sono in alcuni casi insuperati anche nei decessi successivi, tra loro: Art Tatum, Coleman Hawkins, Benny Goodman e Lester Young. In questo periodo spuntano anche nuovi strumenti musicali, come la chitarra elettrica di Charlie Christian, oppure il vibrafono suonato da Lionel Hampton.
Gli anni ’30 sono anche il momento d’oro delle big band jazz, che affronteremo nella prossima sezione. Clicca sui link per approfondimenti sull’artista o la canzone. A fine articolo trovi la playlist di spotify, per ascoltare tutte le canzoni.
- Art Tatum – Tea for Two (1933)
- Coleman Hawkins – Body and Soul (1939)
- Charlie Christian – I’ve Found a New Baby
- Benny Goodman – Moonglow (1936)
- Lester Young – The Man I Love
- Bunny Berigan – I Can’t Get Started (1937)
- Earl Hines – G.T.Stomp (1939)
- Lionel Hampton – Hot Mallets (1939)
- Fats Waller – Honeysuckle Rose
- Sidney Bechet – Sweet Georgia Brown
Approfondimenti
- Charlie Christian – Rose Room
- Benny Goodman, My Old Flame
- Lionel Hampton – Whispering
- Hot Lips Page, Thirsty Mama Blues
- Pete Johnson, Roll’Em Pete
- Roy Eldridge, After You’ve Gone
- Django Reinhards, Nuages
Fantastico lavoro, grazie!
Grazie Elena
Bravissimo!!! Sempre al top!!!
Un abbraccio Leo!!
Grazie mille! Ciao a presto
Molto interessante. Vi sono tantissimi spunti per ascolti e approfondimenti. Mi permetto di inserire un nome tra le voci maschili che, a mio avviso, merita di stare in un ipotetico pantheon del canto jazz: Mark Murphy (1932-2015).
Ciao Roberto, grazie mille del suggerimento. Approfondirò la conoscenza di Murphy, seguendo il tuo consiglio. A presto
Un articolo molto interessante, anche per la selezione dei brani che aiuta a scoprirne alcuni, nel mio caso, non conosciuti ma significativi. E’ anche una piccola raccolta che è bello conservare nel tempo.
Grazie
Grazie per la visita e per il commento. Spero di scegliere bene, ma 100 sono sempre troppo pochi.
Certo l’epoca d’oro delle Big Band però ce ne sono state di grandi anche dopo come quella di Mel Lewis ora Vanguard Jazz Orchestra.
Grazie Lorenzo, un bel consiglio di ascolto, per me e per gli altri lettori del blog. A presto
Bellisima trattazione, aspettiamo la terza parte!