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Armonia e Teoria musicale

Introduzione al jazz: cento brani per scoprire il jazz

Ho selezionato cento pezzi jazz indimenticabili che hanno fatto la storia di questa musica. Ho seguito lo sviluppo del jazz attraverso le principali epoche: le origini, gli anni ’30, le big band, le grandi voci, il bebop, cool jazz, hardbop & mainstream, le avanguardie, fino alle contaminazioni del jazz rock.

Per ciascun gruppo ho scelto interpreti e brani particolarmente importanti e significativi, in alcuni casi per l’influsso che hanno avuto sui musicisti contemporanei, in altri semplicemente per la capacitĂ  di rappresentare il periodo cui si riferiscono. Ovviamente una lista del genere è sempre arbitraria e parziale, vuole essere solo un’introduzione per chi non ha mai approfondito questo genere di musica, o magari fornire qualche consiglio di ascolto agli appassionati.

Indice

Jelly Roll Morton Hyena Stomp
Jelly Roll Morton e la sua namd

100 brani per scoprire il jazz – parte 1, le origini

Com’era il jazz delle origini? Ecco alcuni brani all’origine della musica jazz. Il primo risale al 1917, mentre gli altri sono tutti brani degli anni ’20. In questo periodo in America erano molto diffusi i grammofoni e si sviluppĂ² un discreto mercato discografico. I dischi potevano contenere musica per circa tre minuti, su ciascun lato, è questo il motivo per cui i brani durano circa tre minuti o poco piĂ¹. I musicisti dovevano essere molto bravi, ripetere la registrazione era molto costoso per cui quando possibile si teneva la prima.

Il primo pezzo, Livery Stable Blues, deriva dagli spettacoli itineranti ed è piuttosto rudimentale. Solo una diecina di anni dopo, la musica di Louis Armstrong e Bix Beiderbecke è decisamente piĂ¹ sofisticata e ricca. Clicca sui link per approfondimenti sull’artista o la canzone. A fine articolo trovi la playlist di spotify, per ascoltare tutte le canzoni.

  • ODJB – Livery Stable Blues (1917)
  • Mamie Smith – Crazy Blues (1920)
  • King Oliver’s Creole Jazz Band – Dipper Mouth Blues (1923)
  • Jelly Roll Morton – Blackbottom Stomp (1926)
  • Frankie Trumbauer – Trumbology (1927)
  • Bix Beiderbecke – Singin’ the Blues (1927)
  • Louis Armstrong & His Hot Five – West End Blues (1928)
  • Bessie Smith – Nobody Knows When You Are Down And Out (1929)

Approfondimenti


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  • Molto interessante. Vi sono tantissimi spunti per ascolti e approfondimenti. Mi permetto di inserire un nome tra le voci maschili che, a mio avviso, merita di stare in un ipotetico pantheon del canto jazz: Mark Murphy (1932-2015).

  • Un articolo molto interessante, anche per la selezione dei brani che aiuta a scoprirne alcuni, nel mio caso, non conosciuti ma significativi. E’ anche una piccola raccolta che è bello conservare nel tempo.
    Grazie

  • Certo l’epoca d’oro delle Big Band perĂ² ce ne sono state di grandi anche dopo come quella di Mel Lewis ora Vanguard Jazz Orchestra.

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