[Note di lunedì n. 104] La musica di Dollar Brand è densa di spiritualità e ci porta i suoni della sua terra nativa, il Sud Africa. Insieme al contrabbassista Johnny Dyani, Dollar Brand esegue un duetto dedicato al profeta Ntsikana, che fu tra i primi a tradurre e spiegare le idee cristiane alla popolazione degli Xhosa (Sud Africa).
Ntsikana’s Bell è pezzo ipnotico e suggestivo, costruito su pochi semplici elementi. Il brano si apre con una parte cantata a cappella. La frase è discendente e costruita sulla scala pentatonica, è evidente la somiglianza di questo passaggio con il blues.

Ogni frase viene ripetuta due volte, poi alle voci si aggiungono pianoforte e contrabbasso (0’49’’) che suonano due accordi, Sol e La7, in un lento tempo di 6/8.

PiĂ¹ avanti il pianoforte esegue un tremolo (3’48’’) e le due linee vocali si intersecano eseguendo un crescendo. Il brano raggiunge il suo culmine quando la voce piĂ¹ acuta si lancia in un registro altissimo (4’ 50’’), cantando in falsetto e trasfigurandosi in un verso animale.
I suoni dell’Africa irrompono così nella musica, lasciandoci sbigottiti. A condurci in questo viaggio incredibile sono due musicisti, non un intera orchestra, ma solo due uomini.
Probabilmente per ragioni politiche, Dollar Brand negli anni ‘60 si convertì all’Islam. Tuttavia la campana di Ntsikana richiama i fedeli e parla a tutti, atei musulmani e cristiani, forse anche agli animali della savana che le voci di Abdullah Ibrahim e Johnny Dyani sembrano spesso imitare. Suonando e cantando ci raccontano di una terra antichissima, l’Africa, da cui deriva genere umano e molta della musica che amo di piĂ¹.
Arrivederci al prossimo lunedì!
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Brano suggestivo… bello sentire le due voci prendere il volo.