[Note di lunedì n.43] Bing Crosby è stato attore e cantante, un grande interprete della canzone americana. Avvalendosi di progressi tecnologici quali microfoni più sensibili e radiofonia, Bing Crosby fu tra i primi ad adottare uno stile di canto sussurrato, intimo e confidenziale.
White Christmas è un brano composto nel 1942 da Irvin Berlin, un’altra colonna portante della musica americana. Pare che il brano fu proposto a Frank Sinatra, che lo rifiutò in quanto giudicato poco efficace. Se è andata davvero così, Sinatra si è sbagliato di molto!
La melodia ha un inizio interamente cromatico, nelle prime quattro misure si muove sempre per semitoni. Nelle successive misure 5-8 il tema si allarga su un movimento diatonico all’interno della scala di La Maggiore.

Il tema della di White Christmas alterna note lunghe e figure di semiminima, a misura 4 indugia sulla parola Christmas che viene doppiamente sottolineata dal cromatismo Re# Mi e dallo spostamento ritmico creato dalla successione semiminima – minima puntata (1/4 + 3/4).
L’arrangiamento è lezioso e prevedibile, come è normale attendersi da in una canzone natalizia. Tuttavia, per misurare l’abilità di Bing Crosby è sufficiente prestare attenzione ad alcuni dettagli: al minuto 0′ 44” il cantante prolunga la parola snow per ben cinque secondi, con un controllo del suono che è sorprendente, visto che la nota è attaccata e mantenuta con la dinamica pianissimo (pp).
Durante l’esecuzione del tema da parte del coro (1’29”) il cantante esegue un delizioso passaggio in contrappunto, fischiettando (2’09”):

Questo passaggio dimostra che dietro alla figura stereotipata di “buon padre e buon americano” che Bing Crosby ha interpretato in tutta la sua carriera, si celava un artista di prim’ordine.
Arrivederci al prossimo lunedì!
Una Bella Canzone interpretata bene da Bing Crosby.