Nella storia della musica italiana si trovano tanti capolavori, brani e canzoni che meritano di essere conosciuti e ricordati. Ho pensato di scrivere una lista di 100 brani che possano servire per conoscere il meglio della musica italiana, di tutti i tempi. Un compito arduo, reso meno complicato dai suggerimenti che tanti lettori di questo blog mi hanno dato. Ecco dunque la mia lista di 100 brani per conoscere la musica italiana.
Come ho selezionato i 100 brani per conoscere la musica italiana
Se lo si vuole prendere seriamente, per un lavoro di questo tipo sono necessari dei criteri ben precisi. Non voglio scrivere la playlist dei miei brani preferiti, ma realizzare una lista che abbia un valore di sintesi e che non trascuri niente di importante. Ecco dunque i criteri che ho seguito:
- Per comodità e per non dimenticare nessuno, ho diviso la lista in sei gruppi: classici, cantautori, voci maschili, voci femminili, gruppi musicali, rock italiano.
- Non ho scelto più di un brano per ciascun artista. Se dovessi scegliere i 100 brani che mi piacciono di più, sicuramente selezionerei più di un brano di Luigi Tenco. Non l’ho fatto: nella lista ogni figura di rilievo è presente una sola volta. Alcuni di questi musicisti potrebbero essere inseriti in più di una categoria. Anche in questi casi, ne ho scelta una evitando di ripetere due canzoni dello stesso artista.
- Ho scelto musicisti o interpreti la cui popolarità sia durata almeno un decennio. Questo mi ha imposto di trascurare artisti validi, ma la cui attività è durata pochi anni, o che hanno prodotto un solo brano di grande successo.
- Questa lista prende in considerazione il repertorio della grande canzone italiana, la musica dei cantautori o comunque il repertorio pop e rock. Non include quindi musicisti che si sono mossi in altri ambiti, ad esempio quello della musica da film, la musica dance, la musica hip hop ecc.
- Non ho scelto necessariamente i brani “più belli”, ma uno di quelli più rappresentativi. Ad esempio, “La guerra di Piero” non è il brano più originale e interessante di Fabrizio de Andrè, da un punto di vista musicale. Però è uno dei brani più rappresentativi della sua poetica e delle sue tematiche.
- Nella lista figurano brani dagli anni ’50 in poi. Ho ritenuto che il grosso della canzone italiana si sia consolidato a partire dal dopoguerra.
Malgrado questo tentativo di procedere con ordine e seguire dei criteri precisi, la mia lista sarà inevitabilmente arbitraria e parziale. Conto di migliorarla nel tempo, grazie all’aiuto di chi vorrà lasciare un commento, o scrivermi in privato. Veniamo dunque alla prima categoria, i grandi classici della musica italiana degli anni ’50 e ’60.
Classici della musica italiana degli anni ’50 e ’60

In questo gruppo trovano spazio canzoni degli anni ’50 e ’60, canzoni che sono figlie di un periodo ben preciso della nostra storia: il dopoguerra. Queste canzoni hanno risentito dell’influenza della musica americana ed internazionale, tuttavia in Italia sono sbocciati musicisti ed autori di grande talento, capaci di creare un proprio stile originale. Tutti questi brani hanno segnato la loro epoca e sono diventati dei classici, creando una nuova idea di musica italiana anche all’estero. Ecco autori e brani selezionati, in ordine alfabetico.
- “Abbronzatissima”, Edoardo Vianello
- “Arrivederci Roma”, Renato Rascel
- “Azzurro”, Adriano Celentano
- “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stone”, Gianni Morandi
- “Champagne”, Peppino Di Capri
- “La partita di pallone”, Rita Pavone
- “Era de Maggio”, Roberto Murolo
- “Estate”, Bruno Martino
- “Grazie dei fiori”, Nilla Pizzi
- “Guarda che luna”, Fred Buscaglione
- “Il mondo”, Jimmy Fontana
- “O sole mio”, Claudio Villa
- “Parlami d’amore Mariù”, Achille Togliani
- “Quando, quando, quando”, Tony Renis
- “Roma nun fa la stupida stasera”, Armando Trovajoli
- “Romagna mia”, Luciano Tajoli
- “Tu vuo’ fa l’americano”, Renato Carosone
- “Una rotonda sul mare”, Fred Bongusto
- “Vedrai, vedrai”, Luigi Tenco
- “Volare”, Domenico Modugno
I grandi cantautori italiani

La musica italiana è molto legata ad un grande numero di cantautori, musicisti e cantanti che hanno scritto e interpretato le proprie canzoni. Questo gruppo è dunque il più nutrito. Alcuni di questi musicisti hanno scritto musica anche per altri, ma tutti hanno interpretato in prima persona alcune delle proprie canzoni.
- “1950″, Amedeo Minghi.
- “4/3/1943”, Lucio Dalla
- “Alla fiera dell’est”, Angelo Branduardi
- “Arrivederci”, Umberto Bindi
- “Bambini”, Paola Turci
- “Bella senz’anima”, Riccardo Cocciante
- “Ci vorrebbe il mare”, Marco Masini
- “Eskimo”, Francesco Guccini
- “Fiore di maggio”, Fabio Concato
- “Genova per noi”, Bruno Lauzi
- “Il cielo in una stanza”, Gino Paoli
- “Il mio canto libero”, Lucio Battisti
- “Io che amo solo te”, Sergio Endrigo
- “L’amore è tutto qui”, Piero Ciampi
- “L’isola che non c’è”, Edoardo Bennato
- “La costruzione di un amore, Ivano Fossati
- “La cura”, Franco Battiato
- “La donna cannone”, Francesco De Gregori
- “La guerra di Piero”, Fabrizio De André
- “Luce (tramonti a nord est)”, Elisa
- “Luci a San Siro”, Roberto Vecchioni
- “L’ultimo bacio”, Carmen Consoli
- “Ma il cielo è sempre più blu”, Rino Gaetano
- “Mare, mare”, Luca Carboni
- “Notte prima degli esami”, Antonello Venditti
- “Piccolo grande amore”, Claudio Baglioni
- “Quando”, Pino Daniele
- “Tutto il resto è noia”, Franco Califano
- “Vengo anch’io, no tu no”, Enzo Jannacci
- “Via con me”, Paolo Conte
- “Vorrei incontrarti tra 100 anni”, Ron
- “Respiro”, Franco Simone
- “Cinque Giorgmi, Michele Zarrillo
Le voci maschili

In questo gruppo ho raccolto alcuni cantanti, voci maschili che hanno riscosso un grande e duraturo successo. Qualcuno di questi ha firmato le proprie canzoni, ma non li considero dei veri e propri cantautori, ma piuttosto degli interpreti.
- “Con te partirò”, Andrea Bocelli
- “Felicità”, Al Bano
- “I migliori anni della nostra vita”, Renato Zero
- “Il portiere di notte”, Enrico Ruggeri
- “Perdere l’amore”, Massimo Ranieri
- “Più bella cosa”, Eros Ramazzotti
- “Sognami”, Biagio Antonacci
- “Ti amo”, Umberto Tozzi
- “Ti lascerò”, Fausto Leali
Le voci femminili

Nella storia della musica italiana ci sono alcune grandi voci femminili, la maggior parte di queste ha avuto una carriera lunghissima ed ha interpretato un repertorio molto vasto. Spesso, queste cantanti hanno riproposto i brani dei grandi cantautori, rendendoli ancora più belli e interessanti.
- “Almeno tu nell’universo”, Mia Martini
- “Come saprei”, Giorgia
- “Fin che la barca va”, Orietta Berti
- “Io domani”, Marcella Bella
- “La solitudine”, Laura Pausini
- “Parole, parole”, Mina
- “Pensiero stupendo, Patty Pravo
- “Quello che le donne non dicono”, Fiorella Mannoia
- “Sempre”, Gabriella Ferri
- “Senza fine”, Ornella Vanoni
- “Violino Tzigano”, Milva
Le grandi band nella musica italiana

Le band hanno avuto un ruolo diverso, in epoche diverse. A parte qualche eccezione, la musica più recente è musica di interpreti solitari, la maggior parte delle band che ho preso in considerazione appartengono dunque al periodo degli anni ’60-’80.
- “Applausi”, I Camaleonti
- “Canzoni alla radio”, Stadio
- “I ricordi della sera”, Quartetto Cetra
- “Impressioni di settembre”, Premiata Forneria Marconi PFM
- “Io mi fermo qui”, Dik Dik
- “Io vagabondo”, Nomadi
- “La terra dei cachi”, Elio e le storie tese
- “Moby Dick”, Banco del mutuo soccorso
- “Noi due nel mondo e nell’anima”, Pooh
- “Quella carezza della sera”, New Trolls
- “Sarà perché ti amo”, Ricchi e poveri
- “Sguardo verso il cielo, Le Orme
- “Ti sento”, Matia Bazar
Il rock Italiano

Quello del rock italiano è un mondo che in parte si sovrappone alla canzone d’autore. Ho menzionato solo le figure più importanti, quelle che hanno fortemente influito sui propri contemporanei, in alcuni casi inaugurando dei filoni veri e propri. Alcuni di loro si sono ispirati chiaramente a precisi linguaggi della musica internazionale, ma hanno comunque saputo creare un proprio suono. Ho cercato di menzionare artisti di epoche diverse, e di coprire diversi generi musicali al confine con il repertorio della canzone.
- “Albachiara”, Vasco Rossi
- “Bello e impossibile”, Gianna Nannini
- “Certe notti”, Ligabue
- “El diablo”, Litfiba
- “Gioia e rivoluzione, Area
- “Il mare d’inverno”, Loredana Berté
- “Laura non c’è”, Nek
- “Liberi di liberi da”, Dirotta su Cuba
- “Moby Dick”, Banco del mutuo soccorso
- “Senza una donna”, Zucchero
- “Zitti e buoni”, Maneskin
Conclusioni, la grande musica italiana da non dimenticare
La lista nasce volutamente incompleta: sono arrivato a circa 90 titoli, sapendo che riceverò suggerimenti e consigli dai miei lettori. Compilare questa lista è stato per me un piacevole passatempo, e modo per approfondire la conoscenza di musicisti che conoscevo poco. Spero che possa servire come “introduzione alla musica italiana”, e che contribuisca a mantenere e promuovere la nostra grande tradizione musicale. A seguire, il link con la playlist di spotify.